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La Presidenza semestrale del Consiglio dell'UE, che l'Italia eserciterà dal 1° luglio al 31 dicembre 2014, include una dimensione parlamentare che si articola in una serie di riunioni, organizzate dal Parlamento italiano, cui partecipano i rappresentanti dei Parlamenti nazionali degli Stati membri e del Parlamento europeo.
Alcune riunioni hanno carattere sistematico e si svolgono con cadenza regolare (semestrale o annuale); altre, invece, sono convocate su iniziativa del Parlamento che detiene la Presidenza semestrale.
Alla prima tipologia si possono ricondurre le seguenti riunioni:
· la COSAC (Conferenza degli organi parlamentari specializzati negli affari europei dei Parlamenti dell'UE), che si riunisce nel corso di ogni semestre una volta al livello di Presidenti una volta in formazione plenaria;
· la Conferenza interparlamentare sulla politica estera e di sicurezza comune e sulla politica di sicurezza e difesa comune;
· la Conferenza interparlamentare di cui all'art. 13 del Trattato cosiddetto Fiscal Compact;
· la Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell'UE (che si svolgerà nel primo semestre del 2015 e sarà preceduta dalla riunione dei segretari generali dei Parlamenti dell'UE).
Le riunioni specificamente organizzate su iniziativa del Parlamento italiano saranno invece dedicate ai seguenti temi:
· occupazione, crescita e innovazione;
· diritti fondamentali;
· agricoltura, sviluppo dell'industria e piccole e medie imprese.
Le attività organizzate dal Parlamento italiano si svolgono in coerenza con una dichiarazione sottoscritta il 7 aprile 2014 dai Presidenti delle Camere italiane con i Presidenti dei parlamenti lettone e lussemburghese sulla cooperazione relativamente alla dimensione parlamentare delle rispettive presidenze del Consiglio dell'UE.
L'Italia è infatti alla testa del trio composto anche da Lettonia (primo semestre 2015) e Lussemburgo (secondo semestre 2015) nel cui ambito, in base al Trattato di Lisbona, si esercita la Presidenza semestrale, in modo da garantire una maggiore continuità e coerenza nell'attività del Consiglio per un periodo di 18 mesi.